M.
- Boèmia
- 16 set 2018
- Tempo di lettura: 3 min
Non è successo perchè lo volessi o l’avessi programmato, ma è stato bellissimo.

Era una giornata di fine Luglio, e dato il caldo mi recai a lavoro vestita con una corta gonna e una maglietta che lasciava poche fantasie dei miei grossi seni. Lavoro in un ospedale di una grande città insieme ad altri miei colleghi, ed ultimamente era stato assunto un nuovo medico anestesista La sua sola visione la prima volta che ci presentammo mi fece correre un brivido di piacere lungo la schiena. Era alto, ben messo fisicamente e con degli occhi che pietrificano. Notai che il suo sguardo si posò sui miei seni. Successivamente non accadde niente di rilevante tra noi, era gentile e cordiale con tutti e così con me, fino alla vigilia di Ferragosto dove il nostro primario ci diede la possibilità di lasciare prima il lavoro. Così ci organizzammo e decidemmo di uscire quella sera, non eravamo tutti perchè alcuni di noi avevano una famiglia e altri dovevano comunque coprire il turno di lavoro, io vivevo sola e avevo coperto già parecchi turni in assenza di colleghi e quindi decisi di andare e così il neo-assunto che da ora chiamerò M. per praticità. L’appuntamento era alle 21:30 in un bar del centro città quindi avevo il tempo per tornare a casa e prepararmi. Arrivata a casa mi feci una doccia, mi vestì un po’ provocatoria per vedere se il giorno dell’incontro fosse stato solo un caso o se avevo visto bene, così indossai un abito corto che metteva in risalto il mio sedere e le mie gambe, e una scollatura che faceva vedere e non vedere il mio rigoglioso seno, non per vantarmi ma ho quasi 35 anni e un corpo da fare invidia a ragazze più giovani. Quando finii di prepararmi erano ancora le 20:30 e perciò decisi di uscire per bere qualcosa, entrata nel locale sotto casa trovai M. che stava bevendo solo al tavolo e mi avvicinai per salutarlo. Subito l’occhio andò alla mia scollatura quando mi abbassai per dargli due baci sulla guancia, avevo ragione non era stata una mia impressione. Mi invitò a sedermi poichè era solo e mi raccontò che anche lui aveva avuto la mia stessa idea poichè era pronto prima dell’orario prestabilito. Iniziammo a bere e a parlare, lui mi raccontò che non era sposato nè fidanzato, e verso il nono bicchierino mandato giù iniziai a sentirmi disorientata, avevamo trascorso tutto il tempo a parlare e non avevamo notato che si erano quasi fatte le 22:30. Capimmo che la serata con i colleghi era ormai andata e lui si offrì di accompagnarmi a casa poichè molto probabilmente barcollavo. Salì da me e lì gli offrii da bere ancora, a quel punto lui disse che voleva strapparmi i vestiti di dosso e fare sesso un numero illimitato di volte, per tutta risposta io gli dissi: “E allora fallo. Nessuno te lo impedisce.”. Si gettò su di me e mi strappò letteralmente il vestito, iniziò a toccarmi il seno e a baciarlo come se non esistesse niente di più bello e piano piano scese fino ad insinuarsi tra le mie gambe e godetti come pochè volte nella mia vita. Lo gettai sul divano slacciandogli i pantaloni e vidi quel membro così eretto così grosso e così in attesa e subito lo presi in bocca succhiando avidamente. Lui gemeva dal piacere e sentivo che stava per venire così lo lasciai andare e mi diressi in camera da letto. Lui mi seguì e mi gettai sul letto aprendo generosamente le gambe e lui velocemente insinuò il suo membro dentro di me e cominciò a farmi godere veramente tanto. Mi prese mi sollevò e mi baciò, sentivo la sua lingua che cercava la mia e la trovava. Poi mi girai offrendogli una bellissima visuale del mio lato B e lui subito mi ripagò infilando il suo membro e facendomi veramente impazzire per quei colpi così potenti. Avrò gridato veramente tanto e spero di non essere stata sentita da molto lontano ma il godimento era veramente tanto. Per fermarlo un attimo e riprendere fiato. lo presi in bocca nuovamente sentii delle vibrazioni provenire dal suo membro e venne in maniera esagerata e magnifica, presi tutto in bocca e il resto sui seni, leccai fino all’ ultima goccia per quanto era dolce e buono. Lo rifacemmo sempre più forte tanto che io mi ritrovai la mattina seguente ricoperta di sperma e con la gattina dolorante. Lo svegliai prendendolo in bocca e lo facemmo tre volte prima di andare a lavoro, anche mentre ci facevamo la doccia aveva una voglia altissima e lo soddisfai con piacere. Fu così che un bicchiere dopo l’altro sono finita a letto con il mio collega e a tutt'oggi ho trovato in lui un bellissimo passatempo.
grazie per questo momento colorato, delicato e violento al tempo stesso.