Il tuo essere Bohème
- Boèmia
- 16 set 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 17 set 2018
Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano (Haruki Murakami)
Il tuo essere Bohème, Il tuo istinto alla provocazione, il tuo corpo divino fanno di te una donna piena di energia e sensualità. Basta una tua foto, un tuo sguardo, un tuo sussurro o una tua carezza ed ogni uomo è perduto in quella voglia irrefrenabile di averti .

Intanto chiudo gli occhi e ti vedo. Sei lì stesa sul letto a guardarmi, con aria maliziosa. Non è il tuo sorriso che mi colpisce, seppur bellissimo, ma quello sguardo, magnetico. Mi avvicino e vengo da te, attratto. Ti guardo negli occhi, cosi vicino, che mi sembra superarli e guardarti dentro l’anima. Non controllo le mie mani che furtive sono andate sui tuoi seni. Li sento, pieni nelle mie grandi mani. Ti sfioro le labbra, con un dolce bacio, per poi scendere lentamente. Sento l’odore della tua pelle, mentre le mie mani scivolano sul tuo corpo. Il mio viso è li sul tuo petto e le mie labbra sono poggiate su uno dei tuoi capezzoli. Con la lingua, lo solletico e sento il tuo corpo vibrare e dalla tua bocca un lieve sospiro mi incita a continuare il percorso verso il paradiso. Scendo il mio viaggio, passando dall’ombelico, per poi fermarmi tra le tue gambe. Guardarti da li, e tra due bellissime montagne, scorgere ancora il tuo sorriso malizioso e quello sguardo pieno di voglia. La bacio , poi, cerco con la lingua di farmi spazio. Il tuo corpo è una vibrazione intensa, che mi fa sentire vivo. Lentamente la mia lingua gioca con quell’angolo di paradiso, prima che le mie labbra incominciano a mordicchiarla. Ed ogni pizzico che le mie labbra affondano, il tuo sospiro diventa più acuto.
Riapro gli occhi e penso alle sensazioni che mi dai. Sensazioni che provengono da una sensualità implacabile. Se è vero che la sensualità si nutre di fantasia, tu sovverti ogni regola perché è il tuo corpo a nutrire la fantasia stessa. Quel corpo che rende i sogni un luogo in cui rifugiarsi per rivederti e dare vita ad emozioni che la mente prova ad allontanare.
Con uno spontaneo istinto alla provocazione, alla dissacrazione di valori precostituiti e del buon senso, ad un atteggiamento autoannichilente, e, ovviamente, asociale. La società costituisce una prigione che avvilisce la fantasia, la volontà, l'immaginazione, inghiottisce e oblia ogni scintilla nella superficialità e nel vuoto;
il risultato è un atteggiamento ribelle in opposizione ad ogni valore, unico modo per ritrovare una forma di libertà.
G.
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